Portone d'Ingresso/Zona Nord

La nebbia era fitta, si intravedevano delle sagome nere dalle diverse altezze.
Kamui...
Un abbaglio pulsò la mia mente.
Che si tratti di Akatsuki?!
Alla mia destra Akeshi aveva appena estratto la Samehada. Concentrai le molecole del mio corpo, attivai la mia abilità diventando estremamente leggero.

Piano piano cominciai a levitare arrivando a superare di poco l'altezza di Akeshi, che sembrava essere il più alto di tutti. Mi rivolsi ad entrambi.
Kamui...mi ricorda qualcosa, a quanto pare non siamo contro dei semplici shinobi. Gaara conosco le tue potenzialità e ti ho visto come te la sei cavata in passato, mentre tu Akeshi, come erede di un ex membro di Akatsuki deduco che ti voglia ripulire del marcio passato che rappresenta quella tua spada. Occhi aperti, ci sarà da divertirsi eheh!
Dissi con un sorriso beffardo arricciandomi i baffi.
Credo abbiate scelto il giorno sbagliato, le iscrizioni agli esami sono chiuse da tempo...siete arrivati tardi a quanto pare eheh!
Dissi rivolgendomi a quelle nere sagome immobili. Il preludio di uno scontro senza eguali era giunto all'apice.

Le due copie erano arrivate al portone. Si ritrovarono alle spalle di Gaara, Onoki e Akeshi. Hash aveva capito che i nemici si trovavano dall'altro lato del portone cosi una copia si arrestò e si mise insieme ai kage, l'altra oltrepassò il portone da sopra e con un balzo si portò dall'altro lato. Nel vedere Tsurui e suoi corpi la copia non si stupì più di tanto.
Dobbiamo parlare... Ad ogni modo ne io ne i Kage dall'altro lato ti permetteremo di varcare questa soglia quindi non provarci nemmeno...
Tutto ciò che accadeva scorreva anche nella mente del vero Hash rimasto alle tribune.

Arrivai sul luogo di battaglia seguendo Akeshi ed Onoki. La nebbia era fitta ma riuscivo agevolmente a stargli dietro. La giara sulla mia schiena sobbalzava ad ogni scatto, ricordandomi ch'era sempre con me.

Manco dal mondo vissuto da parecchio.. Ma non cambia molto, non si può comunque stare tranquilli...

Pensai mentre li seguivo. Arrivammo infine davanti al portone nord, davanti a noi vi erano delle figure, che prima d'ora non avevo mai visto. Eppure conoscevo discretamente parecchi popoli e persone. Avevo però già sentito parlare di un'uomo, ai tempo sconfitto dal mio vecchio migliore amico, che viaggiava e che controllava diversi corpi.

I miei compagni di quel momento iniziarono a parlare, io preferivo agire, dalla mia giara parte della sabbia iniziò ad uscire, disperdendosi nel terreno ed iniziando a frantumare rocce e granuli, iniziando ad aumentare la mia disponibilità di sabbia.

Eravamo tutti in all'erta, con sguardo imperscrutabile fissavo quelle sagome, colui che proferì parola prima, cominciò a parlare con la copia di Hash che da poco prima spuntò dalle retrovie per andare a posarsi dal lato opposto su dove ci trovavamo noi altri Kage.
All'ascolto di quelle parole inarcai le sopracciglia, mi sorse un dubbio.
A quanto pare sembra che si conoscano già.
Grazie alla mia abilità avevo la totale chiarezza delle fonti di chakra presenti in quel luogo e così aguzzai la vista concentrando la mente quando i 6 corpi si disposero a cerchio, accerchiando, se non capì male, il capo di essi.

Alla fine del breve discorso, Kamui evocò uno strano animale quadrupede, a causa della nebbia non vedevo chiari i lineamenti della bestia ma il chakra di cui ne era costituito faceva presagire qualcosa di malvagio. Occhi violacei dalle iridi circolari mostravano tutto il terrore di quell'animale.
Tsk! Rinnegan...Cominciamo bene.
Da lì Kamui iniziò un lungo discorso, ascoltai quelle parole e mi chiesi con che coraggio questo era arrivato nella tana del lupo chiedendo una collaborazione da parte dei Kage, per aiutare il villaggio di Ame a crescere, secondo la sua guida.
Sorrisi di beffa a quelle parole. Mi arricciai i baffi puntando quelle sagome dagli occhi lucenti.
Gran bel discorso, ma permettimi una domanda...Quale, dei vari villaggi ti ha mostrato collaborazione?
La tua proposta non è nemmeno da considerare, nessuno dei villaggi ninja entrerebbe a far parte di un'alleanza che ha come scopo il decollo di Akatsuki! Sei in un bel guaio Kamui.
Occhi eccitati e pieni di orgoglio fissavano quelle sagome, senza distogliere lo sguardo mi rivolsi ai Kage li presenti.
C'è qualcosa che non quadra qui, ho il sospetto che qualcuno faccia il doppiogioco...con quegli occhi sarebbe capace di governare le menti di chi ne viene a contatto. State svegli.
Riflessi pronti, cominciai a levitare arrivando a 5mt di altezza dal suolo, avevo praticamente difronte di un paio di mt, circa 10, gli occhi fluorescenti della bestia.
Cosa credi di fare?
Dissi con tono sarcastico, sorridendo, arricciando i miei folti baffi aguzzi.

La copia di Hash ripose il kunai.
Ho incontrato Orochimaru e abbiamo chiaccherato a lungo.. anche di te! Sono pronto a barattare qualsiasi informazione per sapere dove si nasconde Rico Uchia! Codardo? E perchè mai, non puoi e non vuoi uccidermi... La tua idea è folle, perchè mai dovremmo piegarci senza prima lottare? Non ha senso.. Hai in mente una guerra?
La copia si avvicinò a Tsurui con fare non minaccioso.
La mia presenza non è necessaria... qualora tu fossi una distrazione per spostare noi kage dall'arena?
L'altra copia, quella vicino ai Kage aggiunse
Siete stati degli sprovveduti a lasciare il campo di battaglia così frettolosamente..

Quello che probabilmente era il capo delle figure dinnanzi a me iniziò un lungo monologo, nel quale illustrava un sacco di sciocche ragione per motivare un'idea assurdo. C'è stato un tempo nel quale anch'io ero un pazzo assetato di sangue con strani progetti assolutistici, poi alcune mie conoscenze e la vita stessa mi avevano insegnato a perseguire idee migliori, e strade diverse mi hanno portato ad una maturazione intellettuale superiore. Non mi sarei nemmeno sprecato nel rispondere a questo individuo, conoscevo solo un uomo in grado di convincere con la sua purezza ed onestà gli altri a redimersi, quell'uomo era Naruto, ormai morto sacrificato per il nostro bene comune. Lui era riuscito a far cambiare idea a Pain, ma io non mi sarei nemmeno sprecato nel tentativo di farlo.
Alcuni dei miei compagni provarono a rispondere, risposte inutili, la diplomazia era morto, e non aveva senso quando si aveva una spada in mano. Erano solo vuote parole, non mi sarei nemmeno abbassato ad un simile livello, se la reale intenzione di queste persone era quella di dialogare nessuno avrebbe già iniziato ad utilizzare chakra e simili, invece il combattimento era già iniziato da tempo. Ormai tutti avevamo preparato l'indispensabile per combattere.

Pioggia ed umidità rendevano la mia sabbia pesante, in molti casi questo portava a renderla più grumosa, ma in un'altro senso era molto più compatta, sarebbe stata molto più dura.
Vidi il Mizukage far degli strani gesti, ci intimava di arretrare, seguì il suo consiglio, non sapevo cosa volesse fare, ma nel caso di una tecnica ad ampio raggio era meglio che mi spostassi.
L'arretrare comportava però il malus della ridotta visibilità, non avendo grosse capacità sensoriali dovevo ovviare a questo svantaggio :


Crei l'occhio di sabbia in modo che questi potesse ovviare alla mia poca visibilità, questo avrebbe girato per campo di battaglia, nei pressi della mia zona in modo ch'io potessi conoscere movimenti e reazioni non solo dei diversi corpi del mio avversario, ma anche dei miei alleati. Vidi il mizukage davanti a me iniziare ad espellere uno strano gas dalla bocca, non sapevo se fosse questi un veleno o altro, ma in ogni caso ero felice di esserne fuori dalla traiettoria.

Attraverso l'occhio potevo tranquillamente osservare la posizione del cerbero, la mitologica creatura evocata dal mio avversario. Per quanto nascosto nella nebbia era ai miei occhi facilmente individuabile attraverso la tecnica. La poca visibilità poteva anche essere un vantaggio, creai con la sabbia un'enorme lancia di sabbia, questa era lunga un paio di metri, con un diametro che andava dai 10 ai 15 centimetri. L'avrei scagliata verso il petto del cerbero, che era il punto più facile da colpire, e più difficile da evitare per il cerbero. La lancia sarebbe spuntata dalla nebbia, nella quale tutti avevamo difficoltà a vedere.

Bisogna pur in qualche modo iniziare...

Pensai mentre la sabbia attorno ai miei piedi e nella mia giara era pronta a difendermi.

Ascoltai le parole di Kamui, sembrava davvero intenzionato a voler governare il mondo, provò a metterci contro, le sue parole erano ben mirate. La posizione di Hash mi convinceva sempre meno, cercava informazioni sull'altro membro di Akatsuki, Rico Uchiha, il quale anche a Iwa era ben conosciuto, ma se prima Kamui aveva fatto riferimento a paesi che avevano già mostrato collaborazione con Akatsuki, la curiosità di Hash avrebbe peggiorato sempre più la sua situazione nei confronti dei Kage. O perlomeno questo era ciò che pensavo.
Gli altri due, Akeshi e Gaara sembravano delle macchine da guerra, non gliene importava niente di chi avevano difronte, volevano solo ripulire la zona come se il loro unico obiettivo fosse combattere. Non avevano tutti i torti dato che ci trovavamo persino fuori dai nostri paesi.
Sembravano tutti molto sicuri delle loro capacità, Akeshi partì con un attacco strategico, Gaara cominciò a sfruttare i poteri offensivi della sua sabbia mentre io potei avere modo di osservare tutta la sequenza dei fatti dalla mia innaturale posizione.
Ebbene, se hai intenzione di fare la predica a dei capi villaggio, ti sbagli di grosso! L'unico obiettivo dei Kage è quello di eliminarti, togliti dai piedi farabutto!
Da lì cominciò il vero e proprio scontro.
Akeshi ci fece cenno con la mano di spostarci, portandosi a qualche metro più indietro da dove ci trovavamo, si avvicinò al portone in pratica. Da lì vidi che compose vari sigilli da cui cominciò a secernere attraverso la nebbia una sostanza gassosa che avrebbe sicuramente inondato tutta la zona in pochi minuti, capì subito il significato del suo gesto e mi proiettai verso l'alto ad un'altezza di 10mt (fuori dal raggio d'azione della nebbia), dove un imponente uccello sorvolò il cielo mentre mi recavo a quella altezza, da lì come un missile sganciò una bomba diretta verso il portone della zona Nord.
Toglietevi da la!!!!! Dissi urlando a coloro che si trovavano in quella zona. Un'esplosione successe a quell'impatto.
Non potevo fermarmi a vedere come si sarebbero comportati Akeshi & co ma da quella altezza sarei comunque stato fuori il raggio d'azione di quella sostanza e percependo le presenza di chakra avevo un quadro completo della situazione.
Sorrisi bastardo. Adoro la vista dall'alto!
Non potevo vedere chiaramente cosa succedeva nella nebbia, ma un roboante ruggito e rumori di tagli mi fecero presagire che il nemico stava sfruttando il potere delle sue evocazioni, nonchè l'inizio dello scontro.
Proprio in quel momento un gigantesco millepiedi dalle taglienti ed altrettanto grandi fauci sbucò sotto i miei piedi, spuntando improvvisamente dalla nebbia, il colpo fu improvviso e non potei contrattaccare ma spostandomi d'istinto evitai il morso diretto, ma una parte delle taglienti fauci mi lasciò uno squarcio diagonale al fianco sinistro.
Porca puttana che diamine è?!
Non ebbi tempo di contrattaccare che il millepiedi si dileguò nuovamente tra la nebbia, capì l'antifona e mi concentrai tenendo i riflessi pronti. La tunica cominciò a macchiarsi di sangue ma potevo comunque muovermi liberamente. L'uccello sorvolava il cielo, pronto ad un attacco di ritorno, era quello l'obiettivo da eliminare intanto. Mi proiettai più alto ancora, mettendomi al pari della sua quota di volo, sarebbero stati 20/30mt a occhio e croce, tagliava l'aria talmente era rapido puntandomi diretto. Lo seguivo con lo sguardo mentre si avvicinava sempre di più, concentrai chakra doton che in pochi istanti mi ricoprì l'intero braccio destro, mi slanciai verso la creatura modificando la mia massa per quegli istanti (forza 30 agilità 30) caricai la potenza e partì con un pugno diretto verso il becco dell'uccello.
Doton! Kengan no Jutsu!
A quelle condizioni il mio colpo avrebbe messo ko la creatura contando il fatto che l'unico obiettivo era attaccare il nemico che si trovava difronte, avrei sovrastato la sua potenza d'urto.



Edited by Onoki "the Boss" - 13/6/2013, 13:37

La copia vicina ai corpi di kamui sparì in una nuvola di fumo dopo l'attacco del nemico. L'altra copia vide Akeshi fargli segno di spostarsi indietro. Lo Tsuchikage si allontanò dal raggio d'azione della tecnica e lanciò il suo attacco su Kamui.
Maledizione! Inutili Kage, con una strategia precedentemente studiata lo avremmo abbattuto con 2 jutsu a testa e gli avremmo estrapolato le informazioni che cerco con più semplicità. Adesso invece rischiamo di rovinare l'arena e uccidere qualche civile.. A questo punto una battaglia non ha senso...
Maledizione e se non fosse qui da solo? E se dopo lo scontro arrivassi qualche suo compagno malintenzionato, chi lo ripristina l'ordine?
Dopo essersi spostata (la copia rimasta) per non rimanere vittima dell'attacco di Akeshi, avvisò l'originale di raggiungere il campo di battaglia.
Nel frattempo fu annientata anche lei e di Hash su quel campo di battaglia rimase solo il ricordo!

Davanti il susseguirsi degli avvenimenti era abbastanza rapido. Mi disinteressavo totalmente della parole, ero pur sempre una persona relativamente fredda e distaccata, non me ne fregava nulla di quello che avevano da dire. Erano tutte puttanate, parlavano di strani progetti, come sempre demagogici e astratti. A me interessavano le cose concrete, ed al momento queste erano l'uccello in volo, il mille piedi sotto di noi, ed il cerbero.
Dall'alto arrivò il monito dello tsuchikage che ci avvisava di spostarci, effettivamente era scomparso dalla visuale il pennuto, e difficilmente avremmo potuto accorgercene senza il suo aiuto. Accanto a me il mizukage scattò verso un muro dell'arena, io lo seguì immediatamente , eravamo discretamente in alto adesso, io potevo tranquillamente vedere gli eventi attraverso il mio terzo occhio. Lo spostavo nella nebbia in modo che mi permettesse di vedere sia la posizione dei corpi che i movimenti della bestia mitologica.
Ad un tratto vidi uno dei corpi aprire la sua testa ed iniziare ad emettere acqua, tanta da formare una fottuta onda anomale. Il mizukage affianco a me conosceva sicuramente benissimo questo elemento, lo vidi comporre dei sigilli ed immediatamente si materializzò un muro d'acqua attorno a noi. Sembrava piccolissimo rispetto a quell'immensa montagna di sabbia, la mia sabbia era pronta ad alzarsi a formare una seconda barriera ma il muro di Akeshi bastò ad evitare che ci colpisse.

Grazie... A buon rendere...

Dissi poco dopo... Dovevamo pensare alla burocrazia anche in guerra.
Solo in quel momento mi resi conto di quanto fosse pericoloso esser vicino al mizukage, per l'avversario eravamo due prede al posto di una, dovevamo distaccarci, e sinceramente l'esser così attaccato al bagnato mi infastidiva. Creai una piccola piattaforma di sabbia sotto i miei piedi, sulla quale mi inginocchiai, e la feci alzare fino a 15 metri da terra. La visibilità era nulla, ma il terzo occhio mi teneva informato. Vedevo il cerbero, era di nuovo lui il mio obbiettivo. Prima un suo istantaneo movimento lo aveva salvato, ma questa volta sarebbe morto. Al posto di una lancia ne creai 4, erano lunghe 3 metri e larghe un 5 centimetri. Partirono in direzioni diverse, il mio terzo occhio guardava proprio al cerbero, che aveva da poco distrutto la copia del Kokage. Le 4 lance si sarebbero chiuse contro il Cerbero da direzioni diverse, siccome il precedente attacco alla testa non aveva riportato risultati questa volta le 4 lance lo avrebbero attaccato al centro del petto, dove presumibilmente aveva il cuore. Sarebbero arrivare dai suoi 4 lati, per colpire un obbiettivo comune. Se si fosse spostato le lance avrebbero modificato la traiettoria, attraverso il terzo occhio ne controllavo i movimenti, ed attraverso il controllo della sabbia potevo tranquillamente manovrare le lance.