| Lo scontro sembrava esser finalmente giunto al termine, Rico Uchiha era ormai arrivato alle ultime danze, era in qualche modo riuscito a fermare e a rallentare l'arrivo delle mie prima marionette, ma subito dopo iniziò uno scontro con le altre. La superiorità numerica rendeva la sua situazione terribile, per quanto avesse il vantaggio di quegli occhi non avrebbe potuto reggere molto. Difatti mentre combatteva una delle marionette l'altra riuscì a trafiggerlo al fianco. Stavo quasi per sorridere, anche se l'esperienza di una guerra mi aveva insegnato che non bisogna mai cantar vittoria troppo presto. Ero ormai convito che ce l'avrei fatta, uno strano senso di soddisfazione iniziò a pervadermi, ero riuscito non solo a difendere il mio intero villaggio, che era l'unico obbiettivo importante, ma probabilmente avevo assicurato un periodo di pace all'umanità, se l'avessi ucciso l'akatsuki ne avrebbe risentito, chissà.
Non ebbi il tempo di godermi quella sensazioni, il terremoto che gà prima aveva iniziato a manifestarsi si fece sempre più forte, e dalla sabbia in mezzo a noi spuntò fuori Shukaku.
Cazzo... Ero abituato ed addestrato a mantenere ogni emozione, così ero stato per anni, ma questa volta non riuscì a contenere lo stupore, era apparso tra me e Rico il demone ad una coda del paese del vento. Strabuzzai gli occhi dall'incredulità, non potevo credere che fosse realmente comparso. Probabilmente attratto dal potente scontro, le grandi quantità di chakra o chissà quale altra situazione lo aveva attratto, ed ora si stava manifestando. Affrontare un bijuu non era cosa semplice, era impossibile se si aveva appena affrontato un combattimento all'ultimo sangue con uno dei più forti Uchiha rimasti in vita. Ero esterrefatto, quasi pietrificato dalla paura. Non avevo una grande paura di morire, avrei finalmente rivisto la mia famiglia, brutalmente sterminata mentre combatteva al mio fianco durante le grandi guerre, però non volevo morire in quel modo. l'apparizione del demone si verificò accompagnata da un grande terremoto, si aprirono grosse crepe nel terreno, che pian piano risucchiarono parecchie delle mie marionette, molte altre erano state spazzate vie proprio dal demone. Non pensai nemmeno a controllarle, non avrebbero potuto nulla dei piccoli pezzi di legno contro un entità simile. Questo demone aveva il controllo della sabbia, un tempo era appartenuto, o per meglio dire, era stato rinchiuso all'interno di Gaara, ma molti anni prima l'akatsuki l'aveva liberato. Ora sembrava volersi vendicare, si mostrò nella sua maestosità davanti a noi. Attorno al bijuu la sabbia vorticava terribilmente, inizialmente prendendo la forma d'un uragano, che attirò a se gran parte delle mie marionette, le poche rimaste. Vi fu un attimo di calma, sembrava essersi momentaneamente pacato, mi guardò, chissà se nella rabbia e chakra che lo componevano vi era una sorta di coscienza in grado di riconoscermi. Probabilmente no, i nostri sguardi si incontrarono per qualche secondo, io ero immobile, pietrificato davanti al suo cospetto. Aspettavo solo l'estrema unzione, e questa non si fece aspettare. Ad un tratto partirono da ogni dove delle raffiche di vento, portavano con se grandissime quantità di sabbia, che a quella velocità tagliavano e distruggevano ogni cosa che si frapponeva al loro cammino. La prima ondata mi tagliò in due parti, ma non potevo sentire dolore, potevo solo sorridere, davanti al fatto che stavo per raggiungere i miei cari. Non sapevo dove fosse Rico Uchiha, ormai ero come Hidan, intrappolato davanti alla morte, costretto ad un eterno riposo.
Catelyn...
Fu il mio ultimo fiato, mentre un'altra ondata di sabbia devastò quel poco che rimaneva delle mie membra contenute nella scatolina. Rigoli di sangue ricoprivano i resti del mio busto, andavano a ricoprire i vari marchingegni che un tempo avevano rappresentato il mio corpo, ormai senza vita. Chiusi gli occhi prima di morire, l'ultima espressione che avevo avuto era stato un sorriso, nei miei ultimi pensieri vi erano l'incontro con i kage a konoha, il viaggio su takahashi con quella strana ragazzina inviatami da Fred Uchiha, ed infine i miei familiari. Ero ormai finalmente morto, disteso nella sabbia attorno al demone inferocito, la sabbia iniziava già a ricoprirmi e nascondermi, il deserto aveva già iniziato il suo rito di mantenimento, sarei stato inglobato e sepolto, e sarei per sempre scomparso. Nella notte, è così che muore Eddard Stark.
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