Eddard Stark VS Rico Uchiha, Deserto Sabaku

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Skylineez
view post Posted on 7/6/2013, 11:16




Lo scontro sembrava esser finalmente giunto al termine, Rico Uchiha era ormai arrivato alle ultime danze, era in qualche modo riuscito a fermare e a rallentare l'arrivo delle mie prima marionette, ma subito dopo iniziò uno scontro con le altre. La superiorità numerica rendeva la sua situazione terribile, per quanto avesse il vantaggio di quegli occhi non avrebbe potuto reggere molto. Difatti mentre combatteva una delle marionette l'altra riuscì a trafiggerlo al fianco. Stavo quasi per sorridere, anche se l'esperienza di una guerra mi aveva insegnato che non bisogna mai cantar vittoria troppo presto. Ero ormai convito che ce l'avrei fatta, uno strano senso di soddisfazione iniziò a pervadermi, ero riuscito non solo a difendere il mio intero villaggio, che era l'unico obbiettivo importante, ma probabilmente avevo assicurato un periodo di pace all'umanità, se l'avessi ucciso l'akatsuki ne avrebbe risentito, chissà.

Non ebbi il tempo di godermi quella sensazioni, il terremoto che gà prima aveva iniziato a manifestarsi si fece sempre più forte, e dalla sabbia in mezzo a noi spuntò fuori Shukaku.

Cazzo...
Ero abituato ed addestrato a mantenere ogni emozione, così ero stato per anni, ma questa volta non riuscì a contenere lo stupore, era apparso tra me e Rico il demone ad una coda del paese del vento. Strabuzzai gli occhi dall'incredulità, non potevo credere che fosse realmente comparso. Probabilmente attratto dal potente scontro, le grandi quantità di chakra o chissà quale altra situazione lo aveva attratto, ed ora si stava manifestando. Affrontare un bijuu non era cosa semplice, era impossibile se si aveva appena affrontato un combattimento all'ultimo sangue con uno dei più forti Uchiha rimasti in vita.
Ero esterrefatto, quasi pietrificato dalla paura. Non avevo una grande paura di morire, avrei finalmente rivisto la mia famiglia, brutalmente sterminata mentre combatteva al mio fianco durante le grandi guerre, però non volevo morire in quel modo.
l'apparizione del demone si verificò accompagnata da un grande terremoto, si aprirono grosse crepe nel terreno, che pian piano risucchiarono parecchie delle mie marionette, molte altre erano state spazzate vie proprio dal demone. Non pensai nemmeno a controllarle, non avrebbero potuto nulla dei piccoli pezzi di legno contro un entità simile.
Questo demone aveva il controllo della sabbia, un tempo era appartenuto, o per meglio dire, era stato rinchiuso all'interno di Gaara, ma molti anni prima l'akatsuki l'aveva liberato. Ora sembrava volersi vendicare, si mostrò nella sua maestosità davanti a noi. Attorno al bijuu la sabbia vorticava terribilmente, inizialmente prendendo la forma d'un uragano, che attirò a se gran parte delle mie marionette, le poche rimaste. Vi fu un attimo di calma, sembrava essersi momentaneamente pacato, mi guardò, chissà se nella rabbia e chakra che lo componevano vi era una sorta di coscienza in grado di riconoscermi.
Probabilmente no, i nostri sguardi si incontrarono per qualche secondo, io ero immobile, pietrificato davanti al suo cospetto. Aspettavo solo l'estrema unzione, e questa non si fece aspettare.
Ad un tratto partirono da ogni dove delle raffiche di vento, portavano con se grandissime quantità di sabbia, che a quella velocità tagliavano e distruggevano ogni cosa che si frapponeva al loro cammino. La prima ondata mi tagliò in due parti, ma non potevo sentire dolore, potevo solo sorridere, davanti al fatto che stavo per raggiungere i miei cari. Non sapevo dove fosse Rico Uchiha, ormai ero come Hidan, intrappolato davanti alla morte, costretto ad un eterno riposo.

Catelyn...

Fu il mio ultimo fiato, mentre un'altra ondata di sabbia devastò quel poco che rimaneva delle mie membra contenute nella scatolina. Rigoli di sangue ricoprivano i resti del mio busto, andavano a ricoprire i vari marchingegni che un tempo avevano rappresentato il mio corpo, ormai senza vita. Chiusi gli occhi prima di morire, l'ultima espressione che avevo avuto era stato un sorriso, nei miei ultimi pensieri vi erano l'incontro con i kage a konoha, il viaggio su takahashi con quella strana ragazzina inviatami da Fred Uchiha, ed infine i miei familiari.
Ero ormai finalmente morto, disteso nella sabbia attorno al demone inferocito, la sabbia iniziava già a ricoprirmi e nascondermi, il deserto aveva già iniziato il suo rito di mantenimento, sarei stato inglobato e sepolto, e sarei per sempre scomparso.
Nella notte, è così che muore Eddard Stark.
 
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view post Posted on 8/6/2013, 02:03

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La tempesta imperseverante soffiava sempre più forte, coprendomi la testa con le braccia mi riparai dalle violente folate di sabbia che come tornadi impetuosi devastarono modificando tutto il paesaggio desertico. Ero ad un passo dalla morte, volevo che tutto quel pandemonio finisse il prima possibile.
Cristo santo!
Ruggiti famelici e violenti colpi di coda provocarono gravi scosse e ingenti ondate di sabbia. Il demone Shukaku stava dando sfogo della sua forza distruttiva dopo il lungo letargo.
Dolorante e quasi in fin di vita non potei far altro che ripararmi dalle folate della tempesta, sdraiato a pancia in giù il mio giaccone nero stava sempre più mimetizzandosi tra la sabbia. Ero distante svariate decine di mt dal demone, alle sue spalle e fuori dal suo raggio visivo, probabilmente mi salvò la pelle e dopo un paio di minuti la tempesta sembrò cessare.
Secondi di silenzio padroneggiarono nell'aria.
Io ,sepolto totalmente dalla sabbia, fuoriuscì con un colpo secco del braccio da quel manto sabbioso che mi ricopriva, a poco a poco come resuscitato dall'oltretomba, ritornai sotto la luce della luna su quelle desolate e infinite lande di sabbia che mostravano un paesaggio totalmente "rizollato" dalle ultime raffiche. Il rosso di quei occhi era acceso, vendicativo più che mai. Stanco e dal profondo respiro fissai il demone Shukaku in lontananza, il quale sembrava essersi calmato.
Cauti versi seguiti da lenti movimenti come quando ci si rende conto di essere stati vittime dell'istinto. Il demone si guardò attorno, fissò la luna sospirando, un lungo ruggito rimbombò a Km di distanza.
Poggiato sul ginocchio, cominciai ad alzarmi molto lentamente, la ferita al fianco sinistro provocatami dalla marionetta del kazekage fu parecchio profonda, tantè che avevo uno squarcio orizzontale di 10cm coperto da sabbia e sangue, sangue e sabbia.
Sei stato un degno avversario, ho rischiato di morire quest'oggi. Ma il mio tempo non è ancora giunto, ho da scrivere la storia degli Uchiha e anche grazie al tuo aiuto riuscirò nel mio intento.
Il demone Shukaku cominciò ad andarsene, lenti ma possenti passi lasciavano grandi impronte e profonde scie che marchiavano come le strade il manto sabbioso del deserto. Dovevo avere un singolo movente che mi avrebbe dato la possibilità di rintracciarlo in seguito.
Ero troppo lento per potermi avvicinare, oltre al fatto che ne sarebbe stato eccessivamente rischioso, lasciai andare Shukaku fino a quando non scomparve.
Con una smorfia di stizza osservai gli ultimi lineamenti del dorso del Bijuu che andò a scomparire rendendosi un tutt'uno col buio della notte.
Maledizione!
Cauto mi ricomposi, con la mano sinistra pressavo forte sullo squarcio al fianco, avevo bisogno di un posto dove ripararmi e medicarmi per quel che potevo fare disperso in un deserto. Passo dopo passo mi avvicinai al luogo di battaglia, il paesaggio aveva cambiato morfologia in seguito all'attacco dello Shukaku, non mi venne facile trovare qualche indizio del kazekage, eppure, mi serviva qualche indizio. Gli occhi rossi, fautori di morte e disastri, assistevano i combattenti per eccellenza. Provai a scrutare qualche fonte di chakra ma non vi era nulla, nessuna traccia di Eddard Stark, qualche pezzo di legno, lame, brandelli di vestiti rossi sparsi e tanti altri resti delle 100 marionette simboleggiavano il disastro che ci fu in quei pochi minuti di attività da parte dell'Ichibi.
Fu proprio ciò che mi serviva.
Scrutai un pezzo di stoffa rosso di una delle marionette distrutte poc'anzi, mi accasciai al suolo poggiando sul ginocchio e con un violento movimento del braccio strappai quel brandello dai pochi resti lignei che ne rivestiva.
Mi servirà in futuro, non lascerò che le sue capacità vadino dimenticate tra le profondità del deserto.
Strappai inoltre una lunga fascia di stoffa per poterla avvolgere al busto in modo da attutire la ferita.
Ahhh! Bastardo marionettista! Questo è il ricordo che mi lasci, anche da morto continui a darmi problemi!
Mi rialzai con una netta smorfia di dolore, il rosso degli occhi si spense, il colorito nero naturale tornò a placare il mio animo. Con la rossa fascia mi avvolsi il busto, dopodichè intascai il pezzo di stoffa e mi incamminai tra le lande del deserto Sabaku diretto al Paese del Fiume. Il giaccone nero, sporco di sabbia e macchiato di sangue, sventolava ricoprendomi fino alle tibie. Il simbolo degli Uchiha stampato sul petto della canotta da anbu si intravedeva a sprazzi, semicoperto dagli alterni movimenti dei colletti del giaccone. Così dal passo quasi zoppo e dal respiro affannoso mi incamminai verso Est...


+3 EXP per me, sono sopravvissuto allo scontro più che aver vinto, quindi prendo exp equivalente di un pareggio dopo uno scontro che mi ha visto quasi crepare XD


Edited by .Rico. - 8/6/2013, 03:28
 
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