Modoroki, Capitale Isola Nagi

Il poco cammino che avevamo affrontato ci portò davanti alle porte di Modoroki la capitale dell’isola di Nagi. Mi avvicinai insieme a Daiki alle porte mostrando ai jonin di guardia il mio passaporto e il mio copri fronte della nebbia. La missione doveva essere portata a termine e non ci sarebbero stati inghippi altrimenti avrei proposto la lotta a Daiki.
Daiki.. Ho pensato che uno di noi potrebbe o sostituire il sindaco con la tecnica della trasformazione notando chi li ronza intorno mentre l’altro si trasforma in un contadino.
Dopo di che iniziai ad analizzare la mappa cercando di capire quale sarebbe la strada più corta per arrivare alla magione del sindaco di Modoki senza passare per le strade e farci notare da tutti i paesani poiché si sarebbero potuti mettere sull’allerta e avrebbero potuto ritardare l’attacco che avevano programmato al sindaco e questa cosa non era fondamentalmente possibile farla succedere poiché noi di Kiri non saremmo potuti restare nel paese delle Isole per molto tempo.
Altrimenti potremmo trasformarci entrambi in contadini e cercare di unirci alla ribellione senza farci scoprire e colpirli dall’interno impedendo che si ribellino al sindaco proteggendolo senza che lui lo sappia.
Gli avevo proposto due delle mie Idee, doveva votarle oppure proporre qualcos’altro lui, ero un po confuso in quel momento, non riuscivo a capire perché un paese così piccolo doveva essere colpito da una ribellione.

Sentì le parole del mio collega, aveva scelto e analizzato le mie due idee. Bhè mi potevo definire da solo anche un grande stratega. Mi tolsi la maschera e il mantello mostrando il mio vero aspetto, il mio fisico da palestrato risplendeva al sole ma non è una cosa molto importante per ciò che stava succedendo. Innanzitutto composi dei kanji con le mani.
Suiton: Mizu Bunshin no Jutsu!

Ecco che subito accanto a me apparve una copia suiton che prese la maschera e il mantello indossandolo, avrei usato la copia per raccogliere informazioni mentre io mi dirigevo, insieme a Daiki, verso il contado del paese delle isole, dove avremmo usato le nostre doti per immischiarci a loro. Detto questo composi altri kanji con le mani utilizzando un altra delle tecniche che però ci erano state insegnate all'accademia di kiri.
Henge no Jutsu

Dopo che i kanji furono completi una coltre di fumo mi avvolse e mi ricoprì finchè non sparì. Non c'ero più o si poteva dire che il corpo con il mio aspetto non c'era più, vi era solamente un contadino giovane che poteva dimostrare si e no una trentina d'anni.
Scusate Juonin dove possiamo trovare gli attrezzi da contadino?
Chiesi ai Joujin che vi erano di guardia. Solamente l'aspetto non bastava, bisognava sporcarci di terra e prendere un po di attrezzi per fingere che il tutto sia reale.
Aspettate qui!
Esclamò uno dei jounin mentre con un abile salto scomparve per poi ricomparire dopo 20 minuti con delle zappe, alcuni rastrelli e un secchio di terra. I Joujin delle Isole sembravano veramente efficienti e super efficaci.
Grazie mille Ninja delle isole
Mi avvicinai al secchio prima di Daiki e vi immersi le mani sporcandole per poi passarle sopra il volto. Il trucco andava bene ora quindi non dovevo metterne altra. Presi un rastrello e una zappa mettendomele sulle spalle aspettando che Daiki si preparasse.