Rovine Dotija

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view post Posted on 28/2/2012, 15:16

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A Nord-Est del Paese della Terra si celano delle antiche rovine lasciate dalla civiltà dei Dotija. Poco o nulla si sa delle origini e della storia di questa civiltà. Si dice però che queste rovine nascondino tesori o particolari formule per qualche tecnica proibita. Si estendono per un'area molto vasta di alcuni km. Trovandosi vicino la costa possiede un pò di vegetazione ma piuttosto scarsa a causa della gran quantità di materiale roccioso. L'ambiente delle rovine rimane comunque uno dei più suggestivi del mondo.
 
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ShionNoAries
view post Posted on 18/5/2013, 15:12




Narrato - Parlato - Pensato Parlato Altrui


Il manipolatore della terra!



Ricordo ancora le parole dell’Hokage – “Allora Shion, a nord-est di Iwa, nei pressi di alcune miniere di oro ricercatori e operai sono stati presi in ostaggio da un nukenin di Iwa, sembra che sia un ex appartenente al clan Yama. Il tuo compito primario è recarti alle miniere e catturarlo portandolo alla caserma di Iwa. Ho detto primario perchè avrai un secondo compito da svolgere mentre sarai lì. Essendo un manipolatore di argilla esplosiva, dovrai aiutare gli operai nelle zone di scavo grazie ai tuoi esplosivi demolendo parti di miniera per trovare l'oro. Al solito troverai scritto tutto qui” – ricordo ancora il mio stare fermo, asserire con zelo e poi proferire – “Sarà fatto, Tsuchikage-sama!”.

Est di Iwagakure: poca vegetazione a causa della gran quantità di materiale roccioso. L'ambiente arido, secco e quasi deserito; è in questo modo che le rovine di Dotija mi si presentarono. Una degli scenari più suggestivi che abbia mai visto – “Accidenti” – dissi ammirando la bellezza di quel paesaggio.

Sorrisi, poi abbassai il capo e portai la mano dietro la spalla; dunque estrassi la lettera e lessi – “A nord-est di Iwa, tra le rovine Dotija e la costa sono cominciati i lavori di scavo per l'estrapolazione dell'oro in delle miniere scoperte di recente. Due giorni fa è arrivata notizia che la zona di scavo è stata assalita da un nukenin di rango C che si aggira in quelle zone, un certo Douji Shinza. Informazioni ci dicono che sia un discendente del clan Yama, esperto del Doton, quindi avrai bisogno di tutte le tue abilità e agire con cautela, si tratta di un serio nemico da affrontare. Come se non bastasse, alcuni operai sono stati presi in ostaggio e nascosti in una delle tante miniere presenti in zona. Il tuo compito è recarti alla zona di scavo, catturare il nukenin portandolo alle prigioni di Iwa (ucciderlo solo se necessario) e aiutare gli operai nello scavo recuperando questi giorni perduti demolendo alcune miniere per rintracciare l'oro grazie ai tuoi esplosivi” – ripiegai il foglietto ed iniziai a pensare – “Douji Shinza?”. Non persi tempo; rimisi il foglietto in tasca e cominciai a recarmi verso l’interno delle miniere, ovviamente per cercare qualcuno che mi potesse dare qualche informazioni: come di mio consueto, la fortuna non aveva deciso di girare dalla mia parte.

Decisi dunque che l’unica cosa che potevo fare era iniziare a girovagare per le miniere. Passarono circa due ore dal mio viaggio e la prima cosa che trovai furono una gran quantità di macerie e detriti pronti ad essere distrutti – “Che strano” – sussurrai tra me e me – “C’è nessuno?!?” – dissi con tono di voce medio. Continuai a camminare e vidi che l’intero sentiero era illuminato con delle torce – “Torce illuminate?” – pensai tra me e me – “Questo vuol dire che c’è stata un’imboscata non prevista!” – conclusi dunque la mia ipotesi. Camminai per qualche altro metro e poi ripetei – “C’è qualcuno!?!” – questa volta aumentando di poco il tono della voce, poi allora mormorai – “Bella sfida trovare i prigionieri in delle miniere” – poi mi fermai e cominciai a riflettere. A bassa voce dissi – “Se fossi un ninja cosa farei ai miei ostaggi” – poi tirai fuori diverse idee – “Inizierei con l’ammutolire o stordire i miei ostaggi, poi li legherei ed infine li nasconderei in un luogo che nessuno immagina” – poi mi confutai – “No, probabilmente i luoghi dove tutti andranno a cercare saranno luoghi difficili e lontani; se fossi un rapinatore, nasconderei i miei ostaggi in un posto che nessuno immagina; un posto piccolo, buio e inaspettato” – poi allora mi illuminai – “la miniera!” – probabilmente nessuno si aspettava che gli ostaggi potessero essere all’interno della miniera! Subito allora ripresi le ricerche e questa volta acuì lo sguardo per trovare qualche cella, o grotta, o possibile passaggio segreto.

Girovagai per una trentina di minuti quanto sentì un rumore. Subito allora mi voltai di scatto ed estrassi un Kunai dalla borsetta alle mie spalle . Mi avvicinai alla fonte, evitai di schiacciare sassi o rami fragili, dunque potenzialmente rumorosi, e mi avvicinai alla fonte del rumore. Era un suono strano, per niente metallico, sembrava quasi un tamburo mal riuscito – “Bum” – sentì un primo tonfo provenire a qualche metro di distanza – “Ma che diavolo?” – pensai tra me e me – “Buum”- questa volta più forte. Ora cominciavo a sentire dei tonfi profondi e netti – “C’è nessuno?” – dissi con calma; d’un tratto i tonfi diventarono più forti e frequenti. Mi girai mi guardai attorno ma non v’era nulla se non un lungo corridoio di roccia accostato a quattro torce sui lati – “Buuuuum!” – questa volta il tonfo fu così grande che ne sentì la provenienza: era da una parete – “Da qui?” – dissi quasi basito. Mi girai, poggiai una mano sulla parete rocciosa e sentì che quest’ultima, nonostante avesse la conformazione perfetta della roccia, era moliccia ed umida. Quasi di scatto, allora, portai la mano sinistra sul un’altra parte della parete e mi accorsi che quest’ultima non presentava le stesse consistenze morfologiche della prima – “Buuum!” – oramai ero certo i tonfi provenivano da quella parete – “Che sia un jutsu?” – dissi provando ad infilare la mano all’interno e non riuscendo a trapassare la parete.

Composi allora il sigillo della terra, mi concentrai e capì subito il trucco: era una tecnica usata per creare un muro apparentemente roccioso, ma di consistenza differente. Mi accorsi di ciò quando, con estremo stupore, vidi due uomini intrappolati e imbavagliati. I loro sguardi erano tristi e persi. Li aiutai a slegarsi da quella morsa e loro risposero – “Oh sia ringraziato il cielo, grazie grazie!” – e poi mi abbracciarono. Subito allora, spostandoli dalle mie spalle, dissi – “Shhh! Potrebbero sentirci!” – allora loro si fecero zitti zitti e fecero segno di tacere –“Dobbiamo andare via da qui, anzi dovete!” – dissi a bassa voce. Allora mi voltai, mi accertai che non vi fosse traccia alcuna e feci segno loro di uscire; poi dissi – “Seguitemi” – allora, camminando attaccati al muro, ci disponemmo in fila di tre ed io mi misi a capo della fila. Ogni curva, ogni passo cercavo di controllare dove stessimo andando e se vi fosse ombra del nukenin. Ad aggravare le cose non c’era solo il fatto che quest’ultimo fosse un Nukenin di grado C ma anche la presenza di questi due uomini: averli tra i piedi sarebbe stata una grossa seccatura.
Dopo qualche minuto arrivammo fuori all’entrata, e subito dissi – “Fermi” – il pericolo poteva essere agguato e la voglia di fuggire avrebbe potuto costare la vita a quei due ragazzi. Mi accertai che non vi fosse niente e nessuno fuori e poi diedi il via – “Lì!” – dissi puntando una roccia gigante posta su una collinetta davanti all’entrata della miniera. Sopra quest’ultima v’era un grosso albero e la collina in toto poteva essere alta una quarantina di metri. Arrivammo dunque lì e iniziammo a discutere – “State bene?” – dissi poco preoccupato – “Ora si, grazie!” – risposero loro – “Non abbiamo tempo! Dovete andare via! Dovete essere concisi e precisi: cos’è successo?” – subito allora iniziò a parlare uno dei due – “Dopo che abbiamo ricevuto il consenso per iniziare gli scavi, tutto proceveda alla grande! Avevamo già guadagnato un bel gruzzoletto quando, proprio due giorni fa” – poi si guardarono – “Forse quattro, cinque. Abbiamo perso la cognizione del tempo, rinchiusi lì dentro” – allora feci cenno di proseguire –> “Un giorno, durante la nostra attività, ci arrivò una lettera con su scritto: smettete di lavorare o ve ne pentirete! Alchè noi, un po’ prendendola a scherzo, abbiamo deciso di strapparla e continuare a scavare. Lo stesso pomeriggio si presentò un giovane alto pressappoco quanto te e ci disse “ – poi prese respiro ed imitò la voce del ragazzo – “Avete finito di minare, con oggi” – poi ritornò a quella normale e subito intervenne l’altro – “Non ci ha ato neanche il tempo di spiaccicare parola che ci ha buttati a terra e rinchiusi in quella cella puzzolente ed umida” – allora pensai, racimolai le informazioni e conclusi con – “Non dovete tornare alle vostre case” – dissi – “Se tornaste, si saprebbe in giro che siete stati liberati e difficilmente il Nukenin tornerebbe qui e dunque tutto risulterebbe vano” – poi mi voltai e fissai l’entrata – “Attenderemo assieme il ninja. Quando arriverà, lo cattuerò e voi potrete scappare solo in quel momento. Intesi? “ – allora li vidi perplessi e dunque, per rigor di cose, aggiunsi – “In caso contrario, vi faccio fuori sul momento” – basiti, allora, rimasero immobili e si appostarono al mio stesso modo.

Attendemmo per circa quattro o cinque ore ed erano circa le diciannove quando, oramai quasi assonnati, ebbi la sensazione che quello era il momento propizio. Acuì lo sguardo e mi accorsi di una presenza; feci subito segno ai due di tacere e di non muoversi e, portandomi avanti a gattoni , vidi un ragazzo alto pressappoco quanto me e con una tunica di colore scuro – “Ci siamo” – pensai tra me e me.
Mentre osservavo i due uomini ritirarsi e scappare, vidi il giovine entrare e dunque, con scatto assai felino portai una mano su di una roccia, mi diedi uno slancio e surfeggiando sulla parete della collina arrivai a qualche metro di distanza dalla porta. Freddo, apatico e risoltuto, estrassi un kunai dalla borsetta e portai il manico alla bocca. Dunque attesi.
“Alla fine mi hai scoperto” – una volta da dentro la grotta smbrava rimbombare. Ritirai il Kunai dalla bocca, chiusi gli occhi, e risposi – “Un covo stupido per delle persone intelligenti non mi ha aiutato, questa volta. Complimenti!” – capelli neri, viso apatico, occhi marroni e folti capelli – “Douji Shinza?” – dissi con tono acceso – “Sono io” – rispose il giovane – “Ti chiedo di arrenderti e di consegnarti alla polizia di Iwa” – semplice formalità la mia –“Lo farei, se non fosse che ho una missione” – allora confutai – “Anche io ne ho una, ed è quella di consegnarti alla polizia di Iwa” – allora lui replicò – “Ma la mia non è una missione burocratica” – allora lo fissai quasi basito – “Questa miniera è stata per lunghi anni covo per animali in fuga, anche per quelli minuscoli. Per lunghi anni è stata il mio riparo e potrebbe esserlo per altri ancora: questo è il mio santuario” – allora lo fissai, mi inginocchiai e dissi – “Mi spiace calpestare il tuo luogo sacro, ma non posso fare altrimenti” – poi alzai lo sguardo e lo fissai – “Devo catturarti” – allora lui sorrise, e mi rispose – “ahahaha provaci!” – dunque portai di nuovo il kunai alla bocca e liberai le mani: ora iniziava il duello.
Portai le mani dentro le tasche contenti la mia argilla e mi diressi verso il nemico che poteva distare da me un massimo di sette metri. Subito diedi forma a tre ragni e, quando distai a circa tre metri dal mio avversario, portai le braccia dietro e lasciai cadere tre ragni.
Ragni d'Argilla
Richiede C1 - L.A. NORMALE
Consumo: 3
Danni C1: 7
Raggio Esplosione: 3m
Distanza max: 15m
La tecnica consiste nel creare/plasmare piccoli ragni d’argilla, essi una volta creati eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Questi ragni anche se fatti di argilla conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di arrampicarsi su muri o oggetti simili ed essendo ragni sono molto utili in missioni di infiltrazioni o attacchi mirati.


“Argilla esplosiva, eh?” – disse il mio avversario. Rimasi muto, ripresi il kunai in bocca e piegando il busto in avanti, mi diedi uno slancio col piede d’appoggio sinistro – “Illuso” – disse lui! Impugnai il Kunai con la mano destra e lo puntai al cuore del mio avversario. Lui fermò il mio clpo con un altro Kunai – “Non distruggerai il mio santuario” – io rimasi ancora in silenzio – “sei finito!” – urlò; eravamo uno davanti all’altro, kunai contro Kunai, e dunque vidi il mio avversario usare uil jutsu del Litopugno per poi provare a colpirmi in pieno volto col braccio libero. Per evitare di incassare il colpo appieno mi chinai e liberai la presa dal Kunai che, ovviamente, mi causò una ferità da taglio non poi così lieve alla clavicola destra. Portai le spalle indietro e mi diedi una spinta con le due gambe, dunque indietreggiai di qualche metro – “Fisico” – pensai tra me e me. Intanto ordinai mentalmente ai ragni di muoversi soltanto durante le distrazioni avversarie.
Distavo cinque metri dal mio avversario, lo tenni costantemente sott’occhio al punto che, mi morsì il pollice, composi i dovuti sigilli ed esclamai – “Kuchiyose no Jutsu!” – allora, dopo aver poggiato la mano al suolo, comparve il mio golem.
Golem d'argilla [Basso livello]
Il golem d'argilla misura circa 1.80cm e fisicamente si presenta come un uomo. Esso è dotato di grande forza fisica che equivale quella di 4 uomini. Esso inizialmente veniva usato per lavori duri come il carico delle pietre e delle lastre di ferro poi divenne una vera e propria arma da combattimento. Per via della sua enorme forza oltre a scagliare macigni addosso il nemico riesce a provocare anche piccole scosse di terremoto (Magnitudo 2.5 che equivalgono alla potenza di circa 5,6 tonnellate di tnt).
Forza: 30
Vita: 40
Agilità: 10

Terremoto
Danni: 15
Distanza Max: 20m
Sbattendo i pugni a terra il Golem darà vita ad un normale terremoto che andrà a ricoprire vaste zone.


“Coraggio Groveler!” – era questo il nome che io ed il mio golem stabilimmo assieme d’assegnargli. Intanto feci disporre in fila i ragni, e decisi anche di farli posizionare alle spalle del mio nemico – “Ci siamo quasi” – pensai tra me e me – “Non hai speranze!” – disse il mio avversario componendo dei sigilli ed urlare – “Onda di Fango Travolgente!” – allora Groveler disse – “Sali su di me, Shion!” – allora mi portai subito sulle spalle del mio golem alto quanto una casa e , sfortunatamente, gli feci subire a pieno il colpo – “Coraggio, dai!” – pensai tra me e me. Oramai i ragni si erano disposti in fila – “Ci siamo!” – urlai. Composi i dovuti sigilli ed esclamai – “Iwa Bunshin no Jutsu!”
Iwa Bunshin no Jutsu (Tecnica della Moltiplicazione Rocciosa del Corpo)
Richiede Arte della Terra Liv.1 - L.A. NORMALE
Consumo: 5
Danni: 3 x ogni copia
Genin: Max 5 copie - Chunin: Max 10 copie - Jonin/Anbu: Max 15 copie - Sannin: Max 20 copie
Tecnica più avanzata rispetto al normale Bunshin Jutsu; consiste nella creazione di copie identiche all’utilizzatore dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali e tenere oggetti. Questa tecnica è di gran lunga preferita dai ninja di livello superiore in quanto le copie create possono attaccare con armi o a mani nude. I cloni di solito svaniscono in piccolo e medi sassi non appena vengono colpiti violentemente o quando l'utilizzatore decide di annullarli. Ma il vero punto forte di questa tecnica è che non appena i cloni vengono annullati trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite alla mente del proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento.


“Coraggio, in azione!” – subito allora misi in atto il mio piano. Per prima cosa io e la mia copia scendemmo dalle spalle di Groveler. Intanto il nemico si preparava a contrattaccare – “Piano A” – dissi rivolgendomi alla copia. Mentre ordinai alla copia di spingersi in modo frontale contro il mio avversario, io invece feci un percorso differente: feci una mezzaluna giusto per provare a portarmi alle spalle del mio nemico – “Non basterà la quantità a distrarmi” – subito allora, dopo essermi quasi portato a circa sei metri di distanza dalle spalle del mio avversario, vidi quest’ultimo provare a fuggire dalla zona circostante – “Ora Groveler!” – per evitare che la mia preda scappasse Groveler scagliò un fortissimo pugno sul terreno che fece tremare tutta la zona circostante.
Terremoto
Danni: 15
Distanza Max: 20m
Sbattendo i pugni a terra il Golem darà vita ad un normale terremoto che andrà a ricoprire vaste zone.


Tutta quanta la zona tremò e tutti noi, fuochè la mia copia che arrivata a qualche metro di distanza dall’avversario aveva spiccato un salto in aria, cominciammo a barcollare – “Ora” – pensai tra me e me portando le mani nuovamente nelle tasche e formando due passeri d’argilla .

Passeri d'Argilla
Richiede C1 - L.A. NORMALE
Consumo: 5
Danni C1: 10
Raggio Esplosione: 5m
Distanza max: 15m
La tecnica consiste nel creare/plasmare piccoli passerotti d’argilla,essi una volta creati eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Questi uccelli anche se fatti di argilla conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di volare utilizzando le correnti d’aria proprio come fanno i veri passeri. La direzione di questi esseri però e quasi sempre legata al vento.


I due passeri si avvicinarono al nemico e , data la confusione, solo uno di essi riuscirono ad esplodere, forse, e causargli dei danni. Feci volare i passeri in alto così da distrarre il mio avversario,e con i passeri ragni, coglierlo alla sprovvista e colpirlo alle gambe. Provai dunque questa strategia e vidi una folta cortina di fumo: l’attacco sembrava essere andato a segno. Col primo passero lo avevo colpito al busto e con i tre ragni, agli arti inferiori.
Tutto ciò avvenne in pochissimi secondi, forse cinque o sette, e in quest’arco di tempo la mia copia compose i dovuti ed esclamò – “Doton: Doryu Taiga!” – i ragni, ed anche il passero, oltre che per danno, li impiegai per distrarre il nemico e permettere che il fiume di fango si creasse sotto i suoi piedi e lo strascinasse dritto dritto verso il vero me, ossia lo Shion originale. Visto che in precedenza mi ero posizionato alle spalle del nemico, composi i dovuti sigilli e concentrai diverso chakra doton nel braccio destro, poi esclamai – “Prendi questo!” – e rivolsi il pugno contro il nemico che , attraverso il fiume di fango, si stava rivolgendo verso di me.

Doton: Kengan no Jutsu (Tecnica del Litopugno)
Richiede Arte della Terra Liv.1 - L.A. NORMALE
Consumo: 5
Danni: 10 + Forza
Grazie all'elemento terra, l'utilizzatore trasformerà la sua mano in roccia, aumentando la potenza del suo pugno.


Quando il nemico era oramai distante pochi centimetri da me, provai a sferrargli il putente pugno di terra e provai a spingerlo verso Groveler. Mi sembrò di colpirlo, ma fu certo che, data la poca forza rimasta, non ero in grado di spingerlo ad una distanza poi così lontana. Tremolante, mi accasciai con le ginocchia al suolo e vidi il nemico tremare a terra – “Groveler, perfavore, immobilizzalo.” – poi tirai un sospiro di sollievo e dissi – “Non lasciarlo scappare” – mi rimisi in piedi – “Il lavoro qui ancora non è finito”. Ora dovevo riprendere le forze ed aiutare i costruttori delle miniere a riprendere il lavoro che avevano perso. Alloggiare, riposare, o prendere tempo non era tra le scelte più ottimali: il nemico si sarebbe potuto svegliare in qualsiasi momento, dunque mi misi a riflettere.

Vita: 40
Chakra: 30 – 3(z3) – 5 – 5 – 5 – 5= (30) - 29= 1
Agilità: 10
Forza: 10
Oggetti Posseduti: Tonico (+30 PC)
Armi Possedute:
kunai X5
Shuriken x5
Carte bomba x5


Edited by ShionNoAries - 24/5/2013, 19:03
 
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ShionNoAries
view post Posted on 24/5/2013, 18:17




Narrato - Parlato - Pensato Parlato Altrui


Cerchiamo L'oro!



Intenzionato dal risolvere nel minor tempo possibile la questione, decisi di mettermi a lavoro. Iniziai dunque col comporre i dovuti sigilli. Essendo parecchio stanco, decisi di usare un tonico che avevo portato con me, nell’eventualità mi fosse servito.

Iwa Bunshin no Jutsu (Tecnica della Moltiplicazione Rocciosa del Corpo)
Richiede Arte della Terra Liv.1 - L.A. NORMALE
Consumo: 5
Danni: 3 x ogni copia
Genin: Max 5 copie - Chunin: Max 10 copie - Jonin/Anbu: Max 15 copie - Sannin: Max 20 copie
Tecnica più avanzata rispetto al normale Bunshin Jutsu; consiste nella creazione di copie identiche all’utilizzatore dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali e tenere oggetti. Questa tecnica è di gran lunga preferita dai ninja di livello superiore in quanto le copie create possono attaccare con armi o a mani nude. I cloni di solito svaniscono in piccolo e medi sassi non appena vengono colpiti violentemente o quando l'utilizzatore decide di annullarli. Ma il vero punto forte di questa tecnica è che non appena i cloni vengono annullati trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite alla mente del proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento.


“Coraggio, Groveler!” – dissi rivolgendomi al mio amico. Creai dunque tre copie esatte di me, e quella che precedentemente era stata utilizzata nello scontro, la usai come guardia – “A qualsiasi segnale di movimento, colpiscilo e stordiscilo alla nuca. Non deve scapparci” – dissi rivolgendomi alla copia. Con le altre restanti, e con lo stesso groveler, ci recammo dinnanzi all’entrata della grotta – “Ora tocca a me “ – dissi portando le mani dentro la tasca e tirando fuori quattro ragni d’argilla – “Questi dovrebbero bastare” – decisi dunque di lasciare che i ragni entrassero nella miniera e si disponessero ai bordi di quest’ultima – “Quest’assalto ha fatto perdere parecchio tempo ai minatori; è giusto che vengano aiutati, almeno un po’” – dunque attesi che i ragni si disponessero: uno in alto medialmente della grotta, uno a sinistra, uno a destra e l’altro ai piedi della parete rocciosa della grotta – “Katsu!” – dunque sentimmo una forte esplosione e poi entrammo. Nel mentre proseguivo una coltra nube di fumo si espandeva all’interno di tutta la grotta – “Tu, rimani qui” – dissi puntando una prima copia. Proseguimmo per cinque metri –“Tu qua” – dissi rivolgendomi alla seconda . Dunque arrivammo a dieci metri di distanza dalla grotta, poi ne percorremmo altri cinque e dissi – “Infine tu qui” – andai avanti per altri cinque metri – “Groveler tu va avanti fino al muro. Dovrebbero esserci circa due o tre metri dalla parete. Prendi i sassi d i massi che bloccato la miniera e portiamoli fuori “ – dunque, mentre Groveler si avviava, dissi – “Ci siamo?” – allora tutti all’unisono mi risposero – “Si!”.

Passarono quindici minuti e con impegno e pazienza io e gli altri portammo tutto quanto fuori dalla caverna – “Ben fatto!” – dissi quando mia ccorsi che oramai le macerie erano state portate vie e che, con occhio acuto, si potevano intravedere piccole pietre brillanti incastonate nel muro – “Bene, ora dovrebbero poter riuscire a scavare con efficienza e recuperare tutto quell’oro che hanno perso in questi giorni”. Dunque feci scomparire le tre copie, Groveler, e poi uscì fuori dalla grotta.

Vita: 40
Chakra: 1 + 30 = 31 – 5(x3) – 3(4) = 31 – 29 = 2
Agilità: 10
Forza: 10
Oggetti Posseduti: Tonico (+30 PC)
Armi Possedute:
kunai X5
Shuriken x5
Carte bomba x5
 
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