Le braccia di Robb Pt.1, La marionetta del kazekage

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Rì-LeafDragonMaster
view post Posted on 13/5/2013, 22:03




Camminando per il suolo aspro del paese del fiume finalmente si stagliò davanti ai miei occhi avvolta da una densa nebbia umida le porte della capitale:Kawa.
Sembrava quasi deserta...non si vedeva nemmeno un passante per le strade,solo qualche mercante che appena ti ci avvicinavi neanche per sbaglio che subito tagliavano la corda,che sapevano che qui risiedono i ladri che cerco? Sembrano non volere problemi,beh li comprendo dopo tutto avere una vita tranquilla è l'aspirazione di quasi ogni persona ma qui era una faccenda seria....
Mi ritornò alla mente la missiva...diceva catturarli o se necessario ucciderli...ma con "necessario" cosa intendeva il mio signore?Forse era per mettermi alla prova?
Può capitare di uccidere un criminale durante una missione...ma io non capisco se dovevo ucciderli obbligatoriamente o se era una seconda opzione...se li avrei uccisi non sarebbero ritornati a rubare oggetti altrui essendo dei fantasmi...ma anche se venissero rinchiusi in carcere sarebbe stato una punizione esemplare...uccidere qualcuno non è mai stato uno dei miei principi fondamentali che mi inculcarono nella mia mente quando era ancora in fasce...tutti hanno diritto ad una seconda possibilità anche il più incallito dei criminali,ma chi lo sa se il kazekage era della stessa opinione?Lui è così serio e freddo...e sembra quasi vuoto...a volte penso che lui non abbia davvero un cuore...capisco magari di non dimostrare le proprie debolezze di fronte altrui ma provare emozioni è umano...a volte penso anche che non lo sia affatto...ma è un pò inutile rimuginare su qualcosa che non mi riguarda infondo...chi sono io per giudicare qualcuno dopotutto? Sono solo una mera messaggera...un falco che serve il proprio padrone senza fare domande...
Non c'era tempo da perdere...dovevo ricavare informazioni sui ladri delle braccia di Robb...ancora con quel nome...devo dire che è un nome davvero simpatico,il mio signore ha avuto davvero un buon gusto.
Mi diressi avendo un basso profilo in una piccola locanda e mi sedetti in un tavolino,era davvero piccola e molto popolata ma stranamente era così silenziosa si sentivano solo in ruminare di alcuni omaccioni rozzi...ma io dico...un pò di educazione no eh?Non era tempo di stare a rimuginare su queste futili piccolezze,una cameriera si avvicinò per prendere gli ordini...aveva un aspetto abbastanza giovane ma i suoi occhi erano molto stanchi e abbattuti dal duro lavoro così come dimostrava la sua schiena leggermente ricurva verso l'avanti...nonostante tutto mi salutò con un timido sorriso,mi ricordava tanto mia madre...magari anche lei aveva dei figli e magari anche suo figlio o sua figlia stava studiando lontana da lei per diventare un bravo shinobi e sconfiggere le proprie paure:Solo un bicchiere d'acqua grazie dissi alla signora sorridendogli...lei fece cenno di aver capito con il capoAltro cara?disse stanca,No signora...come se avessi accettatorisposi gentilmente...lei sa che sta succedendo da queste parti?Di solito è sempre un villaggio così allegro...ma almeno da quando sono arrivata gli abitanti si comportano in modo assai strano...come se non volessero avere problemi..dissi senza dare troppo nell'occhio...dovevo tenere un basso profilo dopo tutto,non potevo farmi sgamare così...dal travestimento da mera viandante si doveva attenere anche un atteggiamento da mera viandante...non potevo fare la studentella impicciona e curiosona...dovevo far modo che fosse una domanda buttata lì...e dare l'impressione che ci ero passata di qui già qualche altra volta.
Mi guardò in modo un pò sospettoso ma poi il suo sguardo ritornò dolce come quello che si addice ad una mamma:Cara sei capitata in un brutto periodo...una banda di ladri sta tenendo alle strette questo villaggio...ci ricattano se non gli diamo i soldo o una ricompensa in cibo e molte volte violentano le ragazzine per vendetta o per riscatto ma anche le madri di famiglia come me non sono da meno...ma siamo fortunate rispetto a delle povere giovinette innocenti come te...cara...stai attenta quando percorri queste strade...non si sa mai chi incontri...su..ora di porto il tuo bicchiere d'acqua...devi essere assetata...e sicuramente avrai fatto un viaggio lungo...riposati...
Che brava donna,la guardai allontanarsi ed andare in cucina,i due caproni ruminanti di prima si alzarono e uscirono senza pagare...i proprietari del negozio non gli andarono nemmeno incontro...che sia per terrore?
Quando la donna ritornò da me con un mega bicchierone di acqua la pagai subito con tutti i miei averi che mi ero portata con me...di solito li risparmio...ma questa doveva essere davvero una brava donna nonchè una brava mamma per lavorare fino ad ora tardi solo per garantire un futuro migliore per i propri figli.
Bevvi d'un fiato il bicchierone d'acqua ed uscii di soppiatto dal locale,mi misi il cappuccio di un mantello nero che avevo indosso per ripararmi dal freddo di quel villaggio e scrutai i dintorni in cerca dei due "caproni"...fortunatamente erano fermi e ben piazzati accanto ad un muricciolo in dismessa che fumavano una sigaretta,mi misi di soppiatto in una viuzza buia dalla parte opposta della strada...e aspettai come farebbe una tigre con la sua preda.
Una ragazza che poteva avere due anni più di me...si...sui diciassette anni stava entrando nel locale quando uno dei due la strattonò a se e cominciò a blaterale di amore matrimoni e cose che cadrebbero solo le ragazzine in piena crisi ormonale come la sottoscritta...quest'ultimo dopo averla rimpinzata bene di belle paroloni cominciò ad importunarla in maniera un pò più fisica...questa poverina tentò di liberarsi ma più scappava più quell'energumeno la teneva a se forte.
Gli avrei tirato un bel pugno in testa a tutti e due..aspettai che i due si muovessero dal loro posto...i due si mossero certo...trascinandosi con se la povera figliola.
Li seguì nell'ombra tenendoli d'occhio...volevo vedere dove e cosa avevano intenzione di fare con quella ragazza...
I due si allontanarono dalla piazza principale e di conseguenza dalla capitale per dirigersi verso la città portuaria...
La fanciulla si dimenava come un serpente...ma più si dimenava più quei vecchi caproni ruminanti gli tiravano schiaffi in viso o forti pugni sul capo...più li seguivo più l'ira funesta mi saliva in corpo come un incendio.
 
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