"Fermare i banditi al paese del fiume" parte I

I tre giunsero poco distanti dal confine, dove un fiume divideva la terra in due lembi sottili legati da un ponte di legno, apparentemente molto fragile.
Al di là del ponte, una piccola striscia di alberi separava il fiume stesso dalla città, mentre alle loro spalle non c'era altro che un ampio manto erboso attorniato da piccoli alberi dalle grandi foglie.

Kiria si voltò verso i compagni, pronta a rispondere alle domande di Kenshin. I suoi dubbi erano chiaro segno di una mancanza di fiducia nei confronti delle decisioni dell'Hokage, mentre l'altro Hyuga se ne stava in silenzio, l'entusiasmo vivo anche in lui, seppur appena percettibile. Sembrava non dar peso a dettagli quali leader o luogo della missione, per lui bastava agire.
Gli occhi grigi della bambina fissarono Kenshin, il sopracciglio destro leggermente inarcato.
<ovviamente, non lasceremo sia il caso a guidare le nostre gesta. Non credo sia saggio o appropriato affidare al fato la riuscita della missione, per cui tranquillo. Per quanto mi riguarda non sono fredda, semplicemente non amo i dettagli superflui> tentò di tranquillizzarlo, un sorriso disegnato sul volto, che a causa degli occhi freddi non emanava emozione alcuna.
<ebbene, adesso dobbiamo dividerci. La vostra affascinante arte oculare sarà essenziale per la riuscita della missione senza complicazione alcuna. Dovreste compiacervene> asserì fissandoli, per poi trarre un lungo sospiro.
<secondo il mio piano, la missione si articola in due fasi: analisi e attacco> altra pausa. Era tutto elaborato nella sua mente, un'idea nata da pochi minuti, una mente agile frutto delle precedenti missioni. <per la prima fase, voi due dovete dividervi e raggiungere un punto alto della città. Da lì, grazie alla vostra abilità innata osserverete la città per analizzare il numero di copie in circolazione e la posizione delle fonti di queste, i banditi appunto. L'Hokage stesso ci ha detto che conoscono le arti ninja, seppur dubito ne conoscano di avanzate. Con voi verranno due mie copie, taciturne e di pura compagnia. Appena avrete le informazioni richieste, eliminatele ed io saprò esattamente ciò che sapete voi. Keita si occuperà del lato est, Kenshin del lato ovest: mi raccomando, nel caso veniate scoperti o visti da qualcuno, assicuratevi da prima che non si tratti di una copia corporea. Anche in quel caso, non uccidetela e non colpitela forte, altrimenti sapranno della vostra presenza. Dovete muovervi nell'ombra. Voglio il numero esatto di copie e di banditi. So che ne siete capaci>. Non era vero, non era sicura delle loro capacità, ma un buon leader deve incoraggiare i propri compagni.
Fare il leader era terribilmente seccante.
<per la seconda fase, l'offensiva, entrerò in scena io. Una volta raccolte le informazioni, infatti, tornerete qui senza farvi notare. Vi porterò i banditi e insieme li sconfiggeremo lontano dai centri abitati, in modo da rispettare la volontà dei superiori. Vi ricordo, seppur non dubito della vostra attenzione, che non dobbiamo ucciderli. Evitate anche di ferirli gravemente>.
Ulteriori dettagli le parvero inutili. Era stata chiara, precisa, mentre lo sguardo passava da uno Hyuga all'altro.
<se avete domande o proposte, fate pure. Vi ascolto con piacere> affermò, mentre con le mani componeva i sigilli per evocare cinque copie, il massimo consentitole per il suo livello.

Bene, erano ormai giunti a destinazione. Lo sguardo perlaceo intanto vagava libero a destra e a manca. La zona era libera, almeno così sembrava. I capelli arruffati del giovane si mossero sinuosi al passare di una leggiadra brezza. Il paese del fiume non era poi così male?? Ci sarebbe venuto in vacanza..poco ma sicuro..!
Mentre tutto questo succedeva le parole della giovane Uchiha raggiunsero le orecchie di Kenshin. Non poteva credere che il piano fosse davvero questo. Una missione di Team e lei voleva farli dividere?? Però non male come primo giorno da capo.
Scosse la testa e si passò la mano in volto disperato.

Spero che tu stia scherzando...

Disse non appena due copie di Kira si accodarono a lui. Era abbastanza intelligente il genin e quindi elencò i fatti determinanti.

Allora...analizziamo la cosa. Loro sono in superiorità numerica. Non conosciamo la geografia del luogo. Già in tre ninja reali avremo dei problemi e tu cosa fai?? Ci fai dividere e ci accodi due copie?? Oltretutto identiche tra loro.. una cosa abbastanza strana non credi?? Le coppie di gemelli non sono così estese a Konoha... poi...

Prese fiato, portò una mano al mento e cominciò a fare finta di pensarci davvero.

...dovremmo, andare da soli a cogliere informazioni in zone lontane, incapaci di comunicare tra noi. Dopo di che dovremmo fare il lavoro sporco noi e tu prenderti tutto il divertimento??

Il Byakugan si attiverebbe agli occhi del giovane, le vene oculari gonfie di chakra, poi con un movimento rapido andrebbe a far esplodere le due copie con un calcio in pieno volto..

Preferisco andare da solo...ci vediamo qua tra 1 ora.. grande capo...

E senza dire altro andrebbe via rapido verso la zona ovest della città. Il piano era una pazzia..l'altro Hyuga poteva decidere di eseguire i suoi ordini oppure fare come lui... potevamo darli torto?? No..sicuramente!




Edited by †~Soul~† - 16/5/2013, 15:37

Keita guardò esplodere le copie che avrebbero dovuto seguire lo Hyuga chiamato Kenshin. Senza guardare le altre due copie della Uchiha sì allontanò. Le copie lo seguivano senza dire una parola, questo gli dava quel senso di solitudine con cui era cresciuto e questo gli piaceva, visto che non era capace di socializare.

Aveva aspettato molto. Troppo.
Dei due Hyuga neppure l'ombra, mentre il tempo scorreva celere, aumentando così il rischio di un fallimento.
Lei. Un fallimento.
Non poteva permetterselo, non doveva permetterlo. Evidentemente, aveva sopravvalutato i tempi di azione dei due. Evidentemente, l'Hokage aveva sopravvalutato le loro capacità.
Adesso, si trovava costretta a svolgere una missione indicata per tre ninja, da sola. Il triplo della fatica, il triplo dell'impegno, il triplo della sofferenza.
Questo tempo, che inarrestabile scorreva, stava compromettendo pesantemente la missione. Ormai, i banditi sapevano della loro presenza lì, probabilmente pronti ad una fuga.
Inoltre, uno dei due Hyuga si era dimostrato troppo diffidente, superficiale, ma soprattutto dannoso. Aveva eliminato inutilmente due delle sue copie, così, "per sport", quasi a voler palesare una sorta di superiorità del suo clan per aver annientato due misere copie in poco, tra l'altro sottoposte all'ordine di non attaccare.
Questo era un problema secondario, avrebbe sanzionato in secondo momento quell'atteggiamento.
"Come al solito, credo che Konoha mi accoglierà a pezzi..." pensò, alzandosi dal grosso masso su cui era seduta.
Una copia era a ovest, mentre una seconda Kiria aveva seguito segretamente lo Hyuga indisponente. Annientò l'ultima copia rimasta accanto a lei, per poter condividere il nuovo schema con le due Kiria sui due fronti.
Il piano cambiava. I tempi andavano recuperati.
Il triplo degli sforzi.
Una missione da non fallire, il rischio di non farcela.
Poi lei, da sola, ferma.
La sua vita probabilmente in pericolo.