Eddard Stark VS Rico Uchiha, Deserto Sabaku

L'uomo davanti a me non sembrava intimorito, così come non lo ero io. Non lottavo solo per vendicare la mia famiglia, lottavo per tutto il mio villaggio.
Si appellò a me con il nome di Kazekage, non lo ero più, ma certo non lo avrebbe saputo, non oggi, e spero mai.

è il ruolo di un Kazekage, ogni protettore del villaggio deve difenderlo, ed è quello che intendo fare. Adesso.

Dissi osservandolo, l'uomo aveva appena fatto ritirare i cani che lo accompagnavano.
Se non erro ho già visto quest'uomo, inoltre ha una tipica evocazione del villaggio di Konoha...

Pensai mentre questi parlava. Tutti noi superstiti delle grandi guerre conoscevamo l'Akatsuki, sapevamo a cosa mirava, sapevo già che se erano qui il loro obbiettivo era il demone talpa.
Da qualche tempo, qualche mese, ogni tanto alla residenza arrivavano strani messaggi, lettere provenienti da viaggiatori che affermavano d'aver visto una strana entità nel deserto.
Non mi son mai preoccupato, i bijuu erano sempre esistiti, quelli che potevano raccontarlo non erano abbastanza vicini da rendersi conto che si trattava di Shukaku, per gli altri, beh, se ti accorgi di lui è troppo tardi.

Mi spiace, ma non posso, e soprattutto non voglio aiutarti. I bijuu sono scomparsi, e non torneranno. Se anche esistessero ancora, è giusto che riposino là dove sono.

Continuai poco dopo.

Sono realmente tornati, l'aver quasi distrutto il mondo una volta non gli è bastato allora, devo fermare questa serie di distruzione prima che cominci.

Era inutile continuare a parlare, il mio intento era solo quello di uccidere quell'uomo, nessun'altro, non mi interessava ciò che avesse da dire. Avevo già completato metà dell'opera, se anche fosse sopravvissuto al combattimento non avrebbe mai avuto forze necessarie ad attaccare Suna. Per il momento, il solo esser davanti a lui mi permetteva di sventare l'attacco.

Azionai uno dei meccanismi sulla mia schiena, era ora di aprire le danze.

Davanti a me comparve la marionetta Karasu, immediatamente i fili di chakra che partivano delle mie dita la agganciarono.

Alzai il braccio della marionetta, da questo partirono 4 missili, che una volta esplosi avrebbero prodotto una cortina di fumo velenosa, oltre ad una forte esposione.
I missili erano diretti in ogni direzione, uno a destra, a sinistra, davanti e dietro il mio avversario. Questo serviva anche a rendere il più grossa possibile la cortina di fumo.
Tra me e la marionetta c'erano pochi metri, circa 3 o 4, mentre tra me ed il mio avversario erano circa 20.

Il mio attaccò non ebbe un grande effetto, peccato, però considerando il misero sforzo effettuato per compierlo, ne era valsa la pena. Il mio avversario aveva solamente evitato l'esplosione dei missili, ma non aveva invece evitato la cortina fumogena, che l'avevo colpito, gli effetti del veleno erano lenti, ovviamente non ne avrebbe risentito subito.

Mentre la nube di diradava vidi il mio avversario fiondarsi verso di me, si stava esibendo in un attacco frontale, una mossa azzardata, avrei detto. Risposi controllando Karasu in modo che avanzasse, dritta contro di lui, la marionette avrebbe attacco con tutte e sei le lame dei suoi numerosi arti, la marionetta avrebbe dovuto colpire la copia illusoria, e questa sarebbe esplosa, trasformandosi in numerosi shuriken diretti a colpire la stessa karasu.

Ma da dove ???

Un lampo trafisse la mia marionetta, facendola scomporre in diversi pezzi, mentre cadeva a terra percorsa dall'elettricità.
Rico era comparsi dal nulla, da dietro la marionetta senza che potessi vederlo.

Bene... Probabilmente era un illusione... Bella mossa...

Pensai, mentre l'uomo si trovava davanti a me, dinanzi ai pezzi della mia marionetta.

Potrei, ma non è il momento... Prima...
Un secondo meccanismo scattò, questa volta si trattava di Hiruko:

La caratteristica principale di Hiruko, famosa per essere una della marionette preferite di sasori era che poteva contenere il marionettista stesso, ma pochi conoscevano il suo uso alternativo.
La marionetta comparve davanti a me, presi immediatamente il controllo di questa e mi preparai ad attaccare. Il mio avversario era molto "vicino" alla marionetta, infatti aveva da poco eliminato Karasu, e poteva trovarsi a pochi metri da Hiruko, la marionetta aprì la bocca, in quel che era un movimento rapidissimo, e da questa partirono immediatamente 50 spiedi diretti contro il mio avversario.


Gli spiedi sarebbero stati difficili da vedere, anche solo vederli partire poteva risultare per l'uchiha difficile, nel buio della notte, inoltre chissà cosa poteva aspettarsi, ma il movimento era rapidissimo, infatti appena aperta la bocca gli spiedi sarebbero partiti rapidissimi. La marionetta avrebbe continuato a sputare i suoi spiedi contro l'avversario seguendone i movimenti. Hiruko si trovava a circa 3 metri da me, e circa 4 o 5 da Rico.

Rico riuscì ad evitare l'attacco della marionetta, nonostante fosse difficile da prevedere lui dopotutto era un Uchiha, il vantaggio conferitogli da quell'abilità oculare era enorme. Usò la sostituzione, ed invece di lui fu un piccolo tronco a ritrovarsi ricoperto di veleno e spiedi.

Bene, vedo con piacere che scappi, stronzo... Ma come, preferivi forse vedertela con dei civili ?

I miei pensieri erano inutili, come era inutile distarsi in un simile momento, davanti ad un potente shinobi. Era pericoloso, non aveva senso rischiare.

Il rumore della corsa di Rico mi attirò, era alle mie spalle, mi voltai appena in tempo per vedergli creare un'infinità di copie.

Stupido... Non t'hanno mai insegnato che non importa la quantità, ma la qualità ?

Reagì immediatamente, appena le vidi feci lanciare da Hiruko la bomba di spiedi, questa era contenuta all'interno del suo braccio, il quale si alzò lanciando la bomba.


La bomba esplodeva al contatto col terreno, non la lanciai a distanza, non serviva, la lanciai molto vicino, e da essa partirono 100 spiedi a pressione. La velocità era elevatissima, gli spiedi erano già famosi per essere veloci ed inevitabili, il un caso come questo poi erano veramente velocissimi, anche il raggio d'azione era lunghissimo, difatti anche il vero Rico avrebbe potuto risentire di un simile attacco, se non avesse schivato gli spiedi. Io dovetti solamente voltarmi di schiena, un movimento semplice, che feci fare anche alla mia marionetta, in modo che si proteggesse con la coda.

Molte delle copie sarebbero esplose ancor prima d'aver capito cosa poteva esser successo, solo alcune, che per sola fortuna era state evitate dalla traiettoria, fortuna appunto, perchè ad una simile velocità erano pressochè inevitabili. Alcune riuscirono comunque a lanciare i kuani bomba, solamente 5, i kunai arrivarono e provocarono una brutale esplosione. Fortunatamente riuscì a farli intercettare dalla mia marionetta. Che si trovava davanti a me, e subì ogni danno. Fortunatamente era molto resistente, e non furono questi colpi a distruggerla interamente. Certo, i danni però erano stati ingenti e la marionetta ne aveva risentito.
Sciolsi i fili di chakra, Hiruko caddè rumorosamente davanti a me, come un corpo senza, una marionetta senza fili.
La guardai un ultima volta, era una delle mie marionette più prestigiose.

è giunto il tuo momento allora...

Il penultimo meccanismo si attivò :

La marionetta comparve davanti a me in tutta la sua maestosità, appena comparve iniziò ad eruttare dalla bocca tutta la sabbia ferrifera. La controllava, ed io attraverso di lei ne ero comproprietario.
Appena iniziò ad uscire controllai la marionette in modo che facesse formare un infinità di senbon di sabbia, una quantità inimmaginabile. La marionetta infatti era famosa per possedere abbastanza sabbia da creare intere foreste di ferro, od oggetti di enormi dimensioni. Quanti senbon avrebbe potuto creare ? Forse una nube.

Li avremmo poi lanciati verso il nemico, e verso le copie davanti a me. Essendo così tanti potevano ricoprire ogni zona, ed avrebbero colpito in ogni direzione. Solamente sotto terra ci sarebbe stato rifugio.

L'attacco avrebbe destato una modesta confusione, non sono erano tantissimi, ma anche molto "forti", nel trambusto io e la marionetta del III Kazekage saremmo arretrati, portando la distanza dal vero Rico Uchiha a 20 metri.




Edited by Skylineez - 29/5/2013, 22:12

Il mio attacco aveva avuto, perlomeno in parte l'effetto desiderato, il mio avversario era stato colpito, e per questa disattenzione sarebbe stato punito dal potente veleno della sabbia del III kazekage. Il veleno era micidiale, rallentava incredibilmente l'avversario che ne era colpito, era ottimo per lasciare quasi immobili le prede e torturarle nel deserto. Pratiche adottato da altri marionettisti, io non ero mai stato così cruento.

Il mio avversario riuscì comunque ad evitare buona parte dei danni grazie ad una strana aura elettrica che ne aveva distrutta buona parte.

Devo star attento, è molto forte quell'elemento raiton.

Pensai, mentre vidi il mio avversario corrermi incontro. Era una scena che avevo già visto, già prima lui aveva usato questa tecnica per poi apparirmi affianco, quando aveva eliminato Karasu. Dovevo star attento, lui poteva usare le illusioni, ed io non avrei potuto saperlo. IL mio avversario si fermò poco dopo, e l'illusione si trasformò nuovamente in shuriken.

Dannazione, di nuovo!
Non ebbi nemmeno il tempo di pensarci che questi era comparsi tra me ed il III kazekage.

Ahh!

Il campo elettrico attorno a lui era molto forte, e i danni si propagarono fino a me, ferendomi al cuore e facendomi sentire un forte dolore.
Il primo effetto del suo attacco fu di tagliare i fili di chakra del III, questi cadde infatti al suolo, senza fili non era nulla.
Dovevo immediatamente contro attaccare, ma non sarebbe stato furbo utilizzare di nuovo il III, in quella posizione il nemico avrebbe eliminato i fili nuovamente. Attorno a noi però c'era sempre il corpo di Hiruko, che seppure aveva ancora poca resistenza, era pur sempre una della mie migliori marionette. Hiruko era proprio ad un paio di metri alla sinistra di Rico, mi collegai con i fili di chakra alla marionetta, non la mossi tutta, non volevo che notasse che ne avevo ripreso il controllo, utilizzai solo la coda, la quale, lunga ben 6 metri, si sarebbe scagliata contro Rico.

Rico poteva essere protetto dall'aura elettrica, ma questa non poteva certo fermare una coda lunga 6 metri, e di quello spessore. Inoltre il veleno ormai in circolo lo avrebbe rallentato incredibilmente, ed il mio attacco sarebbe stato in proporzione più veloce di lui. Inoltre bisognava considerare il fattore psicologico, di un uomo che basa la sua strategia sulla velocità, come è abituato a farlo un Uchiha, e che si ritrova molto più lento del solito.
Io dovevo sfruttare questa situazione, utlizzai il gancio metallico nel mio busto per allontanarmi alla sinistra di Rico, mi sarei portato a 15 metri da lui.

Devo stare attento...

Pensai mentre componevo i sigilli :


20 copie apparvero attorno a me, e si disposero in due cerchi concentrici attorno a me.

L'uomo davanti a me venne colpito dal mio attacco, la coda di Hiruko riuscì a toccarlo, e non potevo sperare di meglio. Non confidavo tanto nel fatto che questa potesse fargli molto male, ma come ogni mia marionetta era ricoperta di veleno, ed avrebbe pensato quest'ultimo ad indebolire il mio avversario.

Notai l'effetto del veleno quando questi tossì, poco dopo fu lui stesso ad asserire di subirne gli effetti, parlando degli strani effetti dei miei trucchi.

Illuso... Ci son veleni peggiori... Avesso incontrato Sasori non saresti già più qui...

Pensai riferendomi al suo famoso veleno che immobilizzava. Il mio avversario parve attivare un'ennesima caratteristica della sua abilità oculare, sembrava avere sempre un potenziamento ulteriore, c'era sempre un trucco in più. Non mi preoccupai, per il momento non sembravano esserci grossi pericoli all'orizzonte. Il mio avversario rimase composto, in attesa.

Non si è mai visto un Uchiha sulla difensiva... Generalmente bramano dalla voglia di sangue... Forse è per questo che è ancora vivo...
Pensai mentre riflettevo sul come proseguire. Nel frattempo l'uomo davanti a me distrusse definitivamente sia Hiruko che il III kazekage, che perirono sotto i residui delle sue scariche elettriche.

Non avrei assaltato, le copie erano disposte sempre in due cerchi concentrici, le dieci più esterne presero un kunai e vi legarono una carta bomba, mentre quelle più interne, i cui movimenti erano in un certo senso nascosti da quelle esterne, presero 3 senbon ognuna.
Per prime vennero lanciati kunai bomba, questi vennero lanciati in modo da creare l'esplosione il più grossa possibile, al massimo in ogni zona si sovrapponevano due o tre carte bombe, non sarebbero stati ingenti i danni, ma l'area colpita lo era. Le copie interne invece, aspettarono il primo lancio, e subito dopo lanciarono i loro senbon. Ogni copia ne lanciava 3, e li lanciava a diverse altezze.

In questo modo i senbon sarebbero stati molto difficili da vedere, ed anch'essi avrebbero ricoperto una scala enorme.

L'esplosione provocata dal lancio delle armi ebbe gli effetti sperati, l'uomo davanti a me dovette ricorrere a quella che era la più famosa tecnica degli uchiha, nonchè la più forte e temuta. L'evocazione del susano'o. Il mostro apparva circondato di fiamme, e contornato da questi Rico iniziò ad avanzare verso di me e verso le copie. Sapevo che avevo poche speranze di difendermi, inoltre la sua vista gli permetteva di vedere il centro di chakra collocato nel mio cuore, lui sapeva perfettamente dove colpire. Non aspettai che il mostro attaccasse, sarebbe stato troppo tardi, appena lo vidi iniziai a prepararmi al contrattacco. Feci scattare l'ennesimo meccanismo sulla mia schiena, anch'esso era collegato ad un rotolo, un'ennesima evocazione.

Puoi aver distrutto le più pericolose... Ma le più resistenti ci sono ancora tutte.
Pensai mentre davanti a me appariva Sansho!

La marionetta era molto grossa, e dotata di un resistentissimo scudo che permetteva di proteggersi da attacchi imponenti, e qual miglior modo di usarla se non questo ?
Appena apparve le collegai i miei fili di chakra, aveva fatto appena in tempo che contro di questa si abbatté l'attacco del susano. La sua enorme spada si infranse contro l'enorme scudo si sansho. Questa riuscì a resistere, era una marionetta utile solo a scopo difensivo, non aveva null'altra utilità, ma come difesa era perfetta.
Sorrisi, il combattimento stava per avere fine. Molte delle mie copie vennero distrutte o sacrificate nell'intento di salvarmi da quell'attacco, solo le 5 dietro di me resistettero.

Devo infoltire le file...
Pensai mentre componevo i sigilli:

Altre 20 copie comparvero, nuovamente in due cerchi concentrici attorno a me. Non aspettai che il mio avversario avesse il tempo di preparare una difesa, ognuna di queste prese 3 kunai bomba, e li lanciò contro il susano. Io nel frattempo scattai all'indietro di 20 metri, assieme alle copie e trascinandomi dietro sansho, per ripararle dall' esplosione.
Spero ti piaccia il fuoco, perchè morirai bruciando.

Dissi mentre i primi kunai bomba arrivavano ed esplodevano.
Il lancio all'unisono delle copie di quelle armi avrebbe creato un'esplosione gigantesca, dalla quale non solo sarebbe difficilmente riuscito a salvarsi il susano, ma dalla quale era quasi impossibile che si salvasse Rico Uchiha. Quale strana entità sarebbe stata necessaria a salvarlo ?

Quello che pensavo che sarebbe stato l'attacco finale si rivelò utile al solo scopo di annientare il demone susano. Non feci in tempo ad evocare le copie che questi ne aveva già distrutto buona parte, ma non si accontentò di questo, e mentre le altre lanciavano un'ingente quantità di kunai bomba questi riuscì a sferrare un'ulteriore attacco.
Fortunatamente dopo aver creato le copie io scattai indietro, il mio avversario mi seguiva, ma la distanza comunque rimaneva quella, con me portavo i resti di Sansho, che seppur indebolito mi assicurava ancora una discreta difesa. Mentre iniziavano le esplosioni il susano sferrò un'ultimo attacco. Le sue intenzioni erano visibili, siccome già prima aveva caricato un fendente adesso doveva comunque riprepararsi per sferrarlo, il tutto era velocissima, ma io non ero certo lento. L'attacco era comunque imparabile, io riuscì solamente a frapporvi i resti di Sansho, che già da prima avevo preventivamente portato con me. La marionetta subì il fendente, ed esplose quasi in molti pezzi, l'unica fortuna che ebbì fu che l'impatto rallento, seppur di poco, i movimento del demone, ed il suo colpo arrivò a me indebolito. La spada mi colpì, io provai ad evitarla quando questa si stava avivcinando, ma ebbì l'effetto di evitar che colpisse in pieno il mio cuore, questa però impatto contro il mio braccio destro, tagliandolo di netto. Se non fosse stato per l'esplosione, che fece scomparire il susano il colpo mi avrebbe probabilmente tagliato di netto, ma il fendente si arresto poco dopo.
ebbì una fortissima fitta al petto, perdevo sangue dalla scatola contenente il cuore, il corpo era comunque stato fortissimo. Non riuscì nemmeno a gridare, avessi avuto dei polmoni sarebbero stati adesso vuoti. Il dolore mi accecò momentaneamente. Anche il mio avversario sembrava esausto, ed un terremoto sembrava imperversare nel deserto.

Anche la natura si ribella contro l'akatsuki.. Stanno venendo a prenderti Rico...

Pensai mentre la paura di morire mi fece l'effetto dell'adrenalina. Il colpo era stato duro, ma ero ancora vivo, e dovevo sfruttare quest'ultima occasione per eliminare definitivamente il mio avversario.
Il mio avversario aveva ormai finito ogni tecnica e segreto, perlomeno , speravo. Io invece avevo ancora in serbo per lui il migliore dei miei attacchi, l'avevo ereditato dal mio maestro, il quale usò questo jutsu per conquistare intere nazioni. Feci scattare l'ultimo meccanismo :


Le 100 marionette apparvero intorno a noi, un consistente gruppo di marionette, circa 90 si disposero in larghi cerchi concentrici, erano 4 cerchi, occupavano in titolare un 60 metri quadrati. Io al momento ero al centro, ma appena il mio avversario si sarebbe mosso avrei spostato il cuore nella marionetta più lontana. Le marionette erano così tante, e disposte in modo tale da occupare l'intera visuale del mio avversario, che avrebbe visto davanti a se solo diverse file di marionette, e a meno che non le avrebbe trapassate mai avrebbe potuto vedere la mia reale posizione. Ne rimanevano dieci, queste furono le prime delle quasi presi il controllo, e che mossi immediatamente contro il mio avversario. Di queste dieci solo le prime 6 partirono, la tecnica era molto impegnativa e nel controllarne un numero ridotto potevo gestirne meglio i movimenti, rendendoli più letali.
Non volevo nemmeno mettermi nei panni del mio avversario, il quale era ormai allo stremo, aveva usato la più segreta tecnica del suo clan, e si ritrovava adesso a dover affrontare la più forte e segreta del mio senza energie. Il tempo e le fatiche passavano anche per me, ma dovevo ormai confidare in quest'ultimo attacco.